martedì 25 giugno 2013

Il bestiario personale di Sailia San

Allora. Chi mi conosce sa che avevo la fissa dell'Australia da eoni. Probabilmente solo perchè da piccola avevo visto le foto di tutti gli animali strani che la popolano e ho deciso che quel posto non poteva che essere casa mia.
E che in Australia vive la fauna più assurda del mondo, lo sapete tutti.
Ma la cosa bella che sto sperimentando...è che quest'isolone è un ricettacolo di stronzate colossali.
E l'ornitorinco è in sostanza l'essere vivente più normale che tu possa incontrare.
Nel senso. Se vai in un locale a Torino e ti giri a far due chiacchiere con qualcuno, il massimo di alternativo che può capitarti è uno squatter che occupa un centro sociale e che però ha uno stile di vita più dispendioso del tuo perchè vive coi soldi del padre, professionista  che vive in collina (per i pochi non torinesi all'ascolto: la collina è la zona dei ricchibellifamosi). Oppure il geometra sfigato del comune, stempiato a 25 anni, che però ha avuto il culo di essere idolatrato dalle ragazzine per UN album decente messo in circolazione e da lì non dover mai più lavorare. Io voglio vedere se non avesse avuto culo nella vita, quante tipe se lo sarebbero filato, quel Samuel lì. Mapperpiasì.
MA NON DIVAGHIAMO, che già con la storia di Samuel ci siamo giocati una fetta di pubblico.

Insomma in Italia la cosa più esotica che ti capita è il cingalese che ti vende le rose nei locali, o i marocchini che ti dicono "sciao bela". Strani melting pot e ibridi razziali se ne trovano ben pochi, mediamente ognuno sta rinchiuso nel proprio ghetto con tanto di segmentazione professionale:

Marocchino ---> fumo (o fruttaverdura se sei a Porta Palazzo)
Cinese ---> lisocantonese o tutto1eulo
Senegalesi ---> borse di finta marca
Cingalesi ---> rose
ecc

In Australia, ogni volta che stringi la mano a qualcuno, la prima domanda istintiva è DA DOVE VIENI? Perchè tanto anche se hai di fronte uno che è palesemente indiano, scoprirai che in realtà è nato alla Fiji da padre mburumbese e madre islandese ma si è trasferito a 6 in Australia.
Senza addentrarmi nella noiosità di un'arringa a favore dei poveri aborigeni che si vedono da secoli la loro terra invasa da ogni sorta di bipede ramingo, cosa per la quale mi sento colpevole anch'io perchè mi metto nei loro panni, terrò vivo questo post nel corso del tempo aggiornando la lista degli elementi strani che incontriamo sulla via.
Beccatevi intanto la lista provvisoria:

CARLOS
BB: (notando l'accento sudamericano) are you spanish?
C: yes! calabrese!
o_O

E in effetti il prode Carlos è nato da un felice incontro tra uno spagnolo e un calabrese...che si sono però conosciuti in Uruguay...e lui è ufficialmente cittadino australiano da qualche decennio. Quindi un fantastico mix ispanocalabruruguoz. Il suo slogan preferito è "L'ho detto a mia mamma, perchè mi hai fatto bello? Dovevi farmi ricco!". Ovviamente, col mix caliente che si ritrova in corpo non poteva che essere uno di quei tipi dai modi un po' burberi ma con un gran cuore. E amante delle mangiate colossali in compagnia:


e ha un cagnolino minuscolo che gioca a pallavolo...tu le lanci la palla, e lei te la palleggia indietro, saltellando su sè stessa:



ROBERT
Robert (lo vedete qui sopra palleggiare con il cagnolino) è...probabilmente l'anello mancante tra un hobbit, un elfo dei boschi, e gli omini vestiti di verde che stanno al fondo degli arcobaleni con una pinta di birra in mano. E' un original kiwi, ma di genitori scozzesi...che ci parla in italiano.

SS: where did you learn italian?!
R: In Japan
o_O

Ebbene il folle Robert parla giapponese con la facilità con cui io semplicemente mangio i noodles. E' neozelandese, ma ha vissuto 15 anni in Giappone e accompagnava i turisti giapponesi in Europa, quindi ha pensato bene d'imparare l'italiano. Ed è una fonte infinita di informazioni. Chiacchieri con lui per mezz'ora e ti ritrovi le mani piene di foglietti scarabocchiati con i suoi consigli per gli acquisti, di ogni genere.

JION
Jion, ammesso che si scriva così, è un ragazzetto sudcoreano che assomiglia a un lollipop multicolor. Ha due occhi incredibilmente vispi per un mandorlato, che si accendono con un accorato "OH REALLY?!!" a qualsiasi cosa tu gli dica, il che ti fa pensare che in Corea si viva ben blindati dietro 10 paraocchi per occhio. Ma a parte ciò, è un 21enne che basa la sua dieta quotidiana sui broccoli (tutti i giorni da 4 giorni) e che porta a spasso per il mondo con estrema disinvoltura una cresta di capelli rossi in abbinamento con un paio di scarpe addobbate da un ingombrante arcobaleno. Studia per fare l'infermiere e Jion, tradotto, significa BATTERIO.

Divide la camera con la sua ragazza, una peruviana che è carinissima...ma sembra la classica big mama che fa le camere nei motel sfigati di periferia. E che vaga per casa immersa in un tutone di pelliccia rosa e bianca a forma di orso gigante. Codino infrachiappale incluso. Cioè la prima volta che l'ho vista, non ho visto il suo viso, ho visto quel codino bianco che svettava tra due chiappotte di pelo rosa rivolte all'aria mentre la sua testa era in fondo al frigo. Tu entri in casa dopo il lavoro e ti trovi quel Pisolone che i tuoi non ti hanno MAI concesso in regalo, piegato a 90 nel frigo. Cose che capitano solo qui.

Uno dei miei più grandi traumi infantili.
No, lei è solo una complice che ci fa
da modella :)





















LUKE
Luke è il mio capo. Ed è nero. Ma tanto nero. E' tipo il nero dei Jefferson con meno capelli e più panza. Ma ride uguale eh, con tanto di pacca sul ginocchio alzato mentre scuote la testa e si piega su sè stesso lateralmente come una fajitas, come tutti gli stereotipi dei neri che vedi nei telefilm.

SS: where do you come from?
L: Sweden
o_O

Ecco, mi sono sentita un po' come Gene Wilder con Igor.


Gobba? Quale gobba? Nero? Io non sono nero, sono svedese!
E in realtà è Kenyota, ha vissuto in Svezia non si sa bene a quale titolo, ma ogni volta che gli parlo saltano fuori altre parti del mondo in cui ha vissuto per 10 o 15 anni, il che mi fa pensare che abbia 320 anni e non 50 (oppure che spari 320 cazzate al secondo), nonchè mi snocciola ogni volta mogli e fidanzate di ogni nazionalità possibile. Prima aveva una fidanzata italiana, poi si è sposato con una neozelandese, poi si è sposato con un'australiana, ha 5 figli di cui 2 vivono con lui e altri 3 sono negli USA.

TO BE CONTINUED...

domenica 23 giugno 2013

Stagione Autunno-Inverno 2013 - Astenersi Fashion Victims

Piove.
Fa freddo.
E' grigio.
E' pieno inverno.
IN CASA NON ESISTE IL RISCALDAMENTO.
Ma la coglionaggine permane.

Modello Islamabad, per fortuna qui ci sono pochi arabi in circolazione altrimenti mi avrebbero già scambiata con 40 cammelli, vedendomi in questa mise conturbante.

Notare come le famose calzine a righe
s'incastrino armoniosamente nelle infradito.
Modello Durex, citando Leslie Nielsen:


Modello Bondi, aspettando l'onda perfetta sul terrazzo di casa, perchè non si sa mai da dove arriverà.

Courtesy of COLLEGHI ALENIOTI!!!
Mi sono immolata al freddo e alla pioggia,
PER VOI!
Come sdrammatizzare l'essersi conto di essere due perfetti imbecilli ad aver aspettato che arrivasse l'inverno per andare dall'altra parte del mondo, mentre quelli furbi ora che fa freddo qui, tornano in Italia a farsi l'estate.
Ma noi no. Sfidiamo le intemperie.
Li mortacc.

venerdì 21 giugno 2013

WELCOME TO SYDNEY!

Mentre state partecipando numerosissimi (e sadicamente bastardi, visto che state votando tutti per la Tasmania, ignorando bellamente il fatto che in questo periodo lì si gela perchè è pieno inverno in mezzo al cazzo di Oceano...) al nostro programma di sostegno dal titolo "Aiuta anche tu un perenne indeciso a trovare la sua strada", riavvolgiamo molto rapidamente il nastro e andiamo a tappare il gap temporale in cui vi abbiamo lasciati.

L'ultimo dei NOVE MALEDETTI aerei che hanno messo a dura prova la mia incipiente ipocondria da altitudine (e non mi sembra assolutamente un caso l'aver scovato giusto un paio di giorni fa un nido di capelli bianchi ben nascosti sotto gli altri) ci porta a.........SYDNEY, sì l'avete letto nel titolo, uffa.
Altra meta di cui in realtà non ci frega tantissimo. E' solo una scelta opportunistica, perchè ovviamente se vai a cercare lavoro non è che vai a Paderno Dugnano, no? Vai nella grande città, di primo acchito.

L'impatto è, manco a dirlo, esilarante per la sottoscritta, al CAR-DIO-PAL-MA per il BB, che s'incazza come una biscia anche solo se una formichina gli cammina su una scarpa.

L'ostello che scegliamo dice fornire un servizio di navetta gratuito dall'aeroporto, quindi avanziamo a fatica come ippopotami nel fango con i valigioni addosso, alla ricerca della nostra navetta. Manco a dirlo, il guido è il solito pazzo indiano abituato a rischiare la vita a ogni semaforo in quel di Calcutta e ovviamente mantiene il suo stile anche qui, dove il traffico è tranquillo e superdisciplinato.
Oltre a ciò. E' semplicemente un pazzo totale. Psichiatrico, ansiogeno, isterico, strillante, ma proprio tipo Jack Nicholson in Shining. Più che su un transfer per l'ostello, mi sembra di essere finita sul set di un qualche film di inseguimenti tra mafiosi. Forse abbiamo il cattivone alle calcagna e non ci siamo nemmeno resi conto che ci sta puntando addosso un bazooka, non vedo altro motivo per tutto quello sclero.
Fatto sta che noi, l'isterico guido, lo facciamo impazzire ulteriormente perchè SACRILEGIO, non abbiamo l'indirizzo dell'ostello. E' stata una prenotazione fatta al volo, non abbiamo potuto stampare niente, non ci siamo scritti niente epoiepoiepoi non abbiamo mica internet infilato tra le chiappe eh!
...ma poi, porca vacca! Ah no, tu la vacca la veneri...porco cane! Ma se sei convenzionato con l'ostello...devi saperlo l'indirizzo!!!

Niente. Non riesce nemmeno a capire il nome, dell'ostello.
Tocchiamo l'apice del surrealismo:

Guido: HOSTEL NAME, HOSTEL NAME!!!
BB: Jolly
Guido: Cially?
BB:... GIOLLY
Guido: Cially, Cially -sottotitolo: eccccheccccc' ho detto io, brutto pirla di un backpacker fancazzista?!
BB:...GGGGGGGIOLLLLY
Guido: Cially!
BB: (mi guarda con gli occhi sconsolati di un San Bernardo senza più minibotte di grappa al collo)


Io sono seduta all'ultima fila in fondo in fondissimo, ma riesco distintamente a vedere i segnali di fumo che risalendo dalle gonadi del guido creano intricatissimi arzigogolii intrecciandosi con quelli emessi senza sosta dal BB. E me la rido, nascosta dietro i sedili, che se il BB mi becca a ridere in quella che per lui è una totale disgrazia immonda catastrofe suprema portatrice di sventura senza fine...m'incenerisce. La cosa peggiore è che in tutto ciò, non oso chiedergli il benedetto AIFON per fare un video della ridicola scena, perchè altrimenti me lo tira in testa. Quindi mi dispiace ma non abbiamo reperti video da mostrarvi.

La pantomima dura per UN'ORA buona, toccando più e più apici di tragico pathos.

Il guido disperato chiama la centrale HELPHELPME ma nessuno risponde e lui strilla sempre più forte al microfono SOMEONEANSWERMEINEEDHELP!!! Cazzo. Ma allora abbiamo veramente un'arma atomica puntata alle spalle, se è così disperato.
La centrale, dopo appena 20 minuti, gli risponde solo per dirgli di andare al tale indirizzo a prelevare altra gente. E lì, è il peggior indiano incazzato che abbia mai visto. Wendy riderebbe in faccia a Jack Nicholson, dopo aver visto il guido sbraitare mentre guida senza mani. HOWCANIGOIVEGOTPIPL!!! IMNOTEMPY!!! HOWCANITELLIMNOTEMPTY?!??!

Preso dalla disperazione, il guido cerca di abbandonarci per strada come un cane italiano d'estate, facendo finta di aver trovato l'ostello pur di buttarci fuori.


Guido: THIS ONE???
BB:...it's a restaurant...
Guido: (2 metri più avanti) THIS???
BB:...it's a laundry!!!
Guido: <hindi> che Visnu vi faccia spuntare un culo di babbuino in mezzo alla fronte a tutt'e due </hindi>

Io sono intenerita, penso che magari lo pagano a commissione e lui ha 10 figli da sfamare in una baracca in riva al Gange, e noi beatamente fregnoni senza indirizzo, gli stiamo facendo perdere un sacco di soldi.

Alla fine non so come, ma imbocchiamo la via giusta, ci scarica e ci ordina di andare a controllare a piedi nella via. Nel momento esatto in cui trovo l'ostello e mi giro per dirglielo...lo vedo sfrecciare come un pazzo e andarsene. Con le nostre valigie ancora a bordo.
Lo guardo e, sempre benpensante verso il prossimo "boh, è una via stretta, magari non può fermarsi e sta facendo il giro".
Il BB mi guarda, e sempre malpensante verso il prossimo mi ringhia "MA CI HA FOTTUTO LE VALIGIE????" E abbozza un poco convinto quanto infruttifero inseguimento.

Ecco il momento peggiore.
Il momento in cui sarò punita per essermela risa di nascosto sul pulmino.
Ora siamo io e il BB face to face.
Ecco, non ho mai desiderato voler essere un polpo, ma il momento è giunto.
Vorrei essere un polpo in grado di mimetizzarsi con l'ambiente circostante e ventoseggiare via con sciolta eleganza e senza il minimo rumore.


Invece sono tipo una rubiconda mandriana del Texas con camicione a quadri che si ritrova a dare pesanti culate sul dorso di un bufalo impazzito pieno di steroidi fin nei peli delle orecchie.
Ma senza pubblico a fare il tifo. E con esito prevedibile.


MA TOGLIAMOCI DALL'IMBARAZZO E SALTIAMO A PIE' PARI A QUALCHE FRAME SUCCESSIVO, GRAZIE

Scendiamo senza un motivo nella hall nell'ostello e mentre percorriamo il corridoio, sentiamo un fragore inaudito e bestemmie in quello che ci pare hindi. E' lui. E' tornato. E ha colpito ancora.
Colpito secco di brutto, tra l'altro. Non è ancora riuscito a seminare il cattivone con la testata nucleare, perchè è ancora più ansioso di prima. E talmente annebbiato dall'ansia e dalla paranoia che non vede la porta a vetri e ci si sfracella contro ai 200km/h, prendendosela con il tizio della reception perchè è troppo pulita sta porta, e non si vede! Eh beh, certo, siamo ben lontani dagli standard di zozzeria indiani ok, ma è ricoperta di adesivi colorati, cazzo!!! Certo che se cammini nel mondo con la testa a 45° tipo ariete da sfondamento...
Neanche un minuto dopo, sulla sua fronte è spuntato precisamente il culo di babbuino che ci augurava. Un bozzo istantaneo gonfio e pulsante che gli prende mezza fronte. E continua a urlare.

BICOSAIFORGOTLAGGAG'AIHADPIPLTUTEIKENAIFORGOTEND

BB: (INCREDIILMENTE intenerito) yeah man, ok, is fine, but calm down, everything's alright...
Guido: (lo guarda dritto in faccia senza espressione alcuna giusto per quei 10 secondi che gli servono per tradurre il messaggio dall'italinglese in hindi...quindi si agita di nuovo) YEAH YEAH CALM DOWN BUT THIS DON'T CALM DOWN!!! (e indica il culo di babbuino in fronte)
Risale e riparte a razzo, con all'incirca questa espressione in faccia:


e personalmente spezzandomi il cuore perchè mi rimane il dubbio che morirà d'infarto di lì a due giorni, se non smette di doparsi con il curry radioattivo di cui evidentemente si nutre, e vorrei fare qualcosa per lui ma è ormai irrimediabilmente dissolto nel traffico.

Comunque, BENVENUTI A SYDNEY.


lunedì 17 giugno 2013

Vota la prossima meta!

Ok. Siamo giunti alla conclusione che questo continente è troppo grande per due perenni indecisi...abbiamo bisogno del vostro aiuto per decidere la prossima meta dei BackPackPirates!


Vota la nostra prossima meta!
     
     
     
     
     
     
     
     

E siccome siete pigri peggio dei koali, inchiodati lì dietro alle vostre scrivanie in preda alla lobotomia da ufficio o peggio ancora svaccati in mutande sul divano, vi diamo dei suggerimenti fotografici sui succitati luoghi:

Mi rifiuto di mettere la didascalia di questo, eh!
Kakadu National Park
Tasmania ;)

Nimbim, un coloratissimo "villaggio hippy", a metà
tra Camden Town e Amsterdam, ma più true
Anche questa mi rifiuto di didascalizzarla...
Gold Coast,  un bel viaggio di lavoro...a portare mirra ai miei capi
che stanno in uno di quei grattacieli vista oceano...
Blue Mountains
Melbourne
Vi ringraziamo incommensurabilmente per la vostra preziosissima partecipazione, ma ci riserviamo comunque il diritto di FOTTERCENE allegramente e decidere tutt'altro in seguito alla vostra votazione.
Siamo pur sempre pirati, anche se fallati dal tarlo dell'indecisione!

giovedì 6 giugno 2013

(Ultimo, per ora) QUEENSLAND: the Place to Be - MAGNETIC ISLAND

[NdR Scrivo queste righe quando ormai il caldo del Queensland è solo più un dolce ricordo, appollaiata sul letto della casa a Sydney, dove fa un freddo cattivissimo dato che qui non si usano i riscaldamenti ma fuori piove e dopotutto è sempre inverno. E siamo reduci da una lieve febbriciattola. Mi crogiolo quindi con piacere nel ricordo di quell'afa soffocante di solo un mese fa.]

Bene, siamo rimasti al "niente da segnalare" di Townsville, ma vi abbiamo anche detto che c'era un motivo per cui ci eravamo fermati qui. Ebbene ecco il motivo: Magnetic Island, anche detta dagli Ozzies MAGGIE.
Magnetic Island è un'isoletta a mezz'ora di traghetto dalla costa, su cui abitano sparuti esseri umani e per il resto è tutto, tanto per cambiare, parco nazionale e tanto per cambiare, percorribile solo con 4WD. E questa volta non ci facciamo sfuggire l'occasione. In verità, inizialmente optiamo per questa Topless Drive salvo poi renderci conto consultando la mappa che avremmo potuto percorrere solo 1/3 dell'isola non essendo dotata di 4 ruote motrici. Quindi upgradiamo alle 4WD. Anche se il motivo reale sta nella constatazione del BB di quanto sia frocia (testuali parole) la Topless. In effetti. Una macchinina per handicappati versione pink trash.

Appena approdiamo sull'isola, ci chiediamo comunque come sia possibile che 2/3 delle strade siano percorribili solo con 4WD, qui ci sembra tutto regolare, cemento nella norma, e pensiamo che sia una manovra per spillare soldi ai turisti, in tipico Italian style. Ma basta prendere la prima strada che si dirige fuori dal centro abitato, per ricordarci che non siamo in Italia e qui se mettono una regola un motivo sensato c'è.
Vietato ai minori di 16 dato il tipico linguaggio colorito SSiano.


Sinceramente, anche questo Suzukino è un po' frocetto e poco serio come immagine per una 4WD, ma non ditelo al BB che è tutto gasato di poter guadare i fiumi e sgommare sulla sabbia...


Fatto sta che il jippino di dubbio gusto ci porta in giro per l'ennesima fikissima isola scarsamente (il che ci piace) abitata.


Sì, sono tutte conchiglie.



Ti faccio una foto...ah ma non me lo dire che ho tutto di fuori eh...











E poi, svoltiamo per caso verso un pontile...e scoviamo la meraviglia (per SS):


I rock wallabies! Piccoli marsupiali che scorrazzano su e giù per gli scogli bordo oceano, mica scemi. E ovviamente non aspettano altro che qualche turista vada in brodo di giuggiole come me e li rimpilzi di cibo.

Non fare il timidino...

Fammi sentire se sei commestibile...

A differenza dei canguri, i wallabies possono sedersi...che fulatùn!
Basta tu!
Si vede che quando mi prende la mano con la zampina non capisco più niente?! ^_^


E con questo, mi sa che la vacanza è finita. Ora dirotteremo in città, a cercare casa, lavoro... e altre cose del genere di cui gli umani sedentari di solito riempiono le loro esistenze.
 Ci riadatteremo alla vita sedentaria?

Secondo me no! ;)